Che cos’è?
L’erosione epiteliale ricorrente, detta anche “ulcera indolente” è una condizione abbastanza comune nei cani a partire dai 6-7 anni, più frequente nel boxer ma si può presentare in tutte le altre razze. Si tratta di una lesione corneale che tende a non guarire. La causa non è accertata ma sembrerebbe che ci sia un difetto nei meccanismi di adesione tra epitelio e stroma corneale. Normalmente una lesione corneale o ulcera guarisce (se non complicata) in circa 5-7 giorni. In questo caso, l’epitelio si riforma a coprire la lesione ma non riesce ad attaccarsi al sottostante stroma corneale.
Come si manifesta?
E’ una condizione caratterizzata da dolore, quindi occhio chiuso o semi chiuso, arrossamento e scolo oculare. Spesso è monolaterale, più raramente bilaterale. Inoltre se presente in un occhio, probabilmente ma non certamente si potrebbe ripresentare nello stesso occhio o nel controlaterale a distanza di tempo (mesi-anni-mai).
Diagnosi
Una visita oculistica completa è in grado agevolmente di riconoscere le caratteristiche tipiche e patognomoniche di questa condizione.
Terapia
E’ necessario rimuovere (debridment) l’epitelio che non è in grado di attaccarsi e favorirne la successiva adesione (cheratotomia). Queste procedure potranno essere eseguite con l’applicazione di ripetute gocce di anestetico locale nell’occhio da trattare se il paziente è collaborativo. In caso contrario sarà necessario eseguire una sedazione o raramente una vera e propria anestesia da parte dell’anestesista. Quindi si rimuove l’epitelio interessato al difetto tramite dei simil cotton fioc (debridment) e successivamente si effettua una cheratotomia. Quest’ultima si può eseguire con una fresa diamantata (alger-brush) o un aghetto da insulina con il quale si creano dei micro solchi sulla cornea (cheratotomia a griglia). In questo modo l’epitelio che si riformerà troverà un substrato dove ancorarsi. Nel 85% dei casi è sufficiente un unico trattamento, nella restante percentuale dei casi va ripetuto il trattamento una o due volte ancora e se necessario, applicata una lente a contatto terapeutica. Nei casi in cui, ripetuto il trattamento per la terza volta, non sia stato sufficiente alla guarigione, si deve passare ad eseguire una vera e propria micro chirurgia corneale, una cheratectomia lamellare, con anestesia generale e utilizzo di microscopio operatorio, con risoluzione quasi del 100% del problema. Il cane deve necessariamente indossare il collare di Elisabetta.
Terapia a casa
Consiste nel eseguire la terapia prescritta dal medico, ossia l’applicazione di colliri antibiotici, antidolorifici e se necessario e a seconda dei casi un antibiotico per bocca ad attività anti- collagenolitica. Non togliere il collare di Elisabetta e seguire i controlli dal medico. Generalmente il cane presenta un certo fastidio per i primi 3-4 giorni successivi alla manipolazione, poi migliora.