Che cos’è?
La retina è un tessuto altamente specializzato che si trova nella parte posteriore dell’occhio. Possiamo paragonarla alla pellicola di un macchina fotografica, senza un’adeguata funzione retinica la visione non è possibile. Potremmo paragonare, in maniera semplicistica, l’occhio ad un organo che raccoglie la luce e la proietta sottoforma di raggi luminosi sulla retina. La retina trasforma gli impulsi luminosi in reazioni chimiche che si propagano come impulsi elettrici attraverso gli strati retinici al nervo ottico e da questo al cervello (corteccia visiva). L’interpretazione del cervello dei segnali luminosi rappresenta quello che noi vediamo. Le cellule retiniche che trasformano l’energia luminosa in energia chimica nella retina sono note come bastoncelli e coni. I bastoncelli sono responsabili della visione in bianco e nero, della visione notturna, e la visione dei movimenti, mentre i coni servono per la discriminazione dei colori, la visione diurna e la visione acuta focale. I cani e i gatti hanno una predominanza dei coni e la visione dei colori nei cani è limitata rispetto a quella dell’uomo. La PRA è una atrofia progressiva della retina così come il nome stesso della patologia indica. Poiché la malattia in molti animali progredisce molto lentamente i sintomi iniziali spesso non sono notati. Possiamo paragonare questa progressiva e lenta perdita della visione ad una lenta diminuzione della luminosità in una stanza. Quello che succede è che gli occhi si adattano alla riduzione della luce cosicché il cambiamento non viene notato fino a quando la stanza è completamente o quasi buia. Una situazione simile avviene nella PRA degli animali, ossia, spesso la patologia non viene notata fini a quando non è significativamente avanzata. Sfortunatamente non esistono cure per questa patologia ma è essenziale prevenire la sua diffusione tra le razze colpite con l’identificazione degli animali affetti e destinati alla riproduzione.
Segni clinici
La patologia inizia con una cecità notturna che poi progredisce in una cecità anche diurna. Le pupille possono essere dilatate o rispondere allo stimolo luminoso in maniera lenta ed incompleta. Alcuni proprietari notano un intenso riflesso luminoso che viene attraverso la pupilla. Ciò è causata da un’ aumentata riflettività della zona tappatale della retina a seguito del suo assottigliamento. La cecità notturna può essere notata in diversi modi: paura di uscire quando è buio o di entrare in una stanza buia; si perdono in casa o sono disorientati quando si spengono le luci; cercano di rimanere sempre in zone illuminate. Come già detto, molto spesso la patologia non viene identificata dal proprietario fino a quando non raggiunge uno stadio avanzato. L’animale ha il tempo di adattarsi a questa nuova condizione di ipovisione e sviluppa maggiormente i sensi dell’olfatto e dell’udito per muoversi. Poiché questa malattia è di difficile interpretazione per il proprietario è importante, soprattutto nelle razze predisposte e che sono destinate alla riproduzione, eseguire periodicamente una visita oculistica.
Diagnosi
La retina viene valutata attraverso un esame con oftalmoscopio indiretto. Nel corso di una PRA si assiste ad un cambiamento del pattern dei vasi retinici, in particolare un assottigliamento dei vasi, del disco ottico, che diventa atrofico e del tappeto retinico. Comunque alcune razze mostrano solo piccoli cambiamenti retinici di difficile interpretazione fino al raggiungimento dello stadio finale. Secondariamente alla PRA si può sviluppare una cataratta che ovviamente non ha, in questo caso, nessuna risoluzione chirurgica, in quanto è la retina che non consente e non consentirà la visione.
Elettroretinografia ERG
È il test che consente una diagnosi definitiva di PRA. È simile all’elettrocardiogramma (ECG) del cuore che registra gli impulsi elettrici del cuore ma viene eseguito per la retina. Una speciale lente a contatto viene posizionata sulla cornea e due sottili aghetti ipodermici sono posizionati intorno all’occhio. Dopo un periodo di adattamento al buio di 15-20 minuti dei flash luminosi stimolano la retina. La risposta elettrica della retina viene registrata dagli elettrodi ed inviata come segnale al computer. Una retina sana registrerà un caratteristico diagramma. Questo esame consente di eseguire una diagnosi precoce di PRA.
Test genetici
La PRA è una malattia genetica ed ereditaria per cui è possibile eseguire un test genetico per identificarla in alcune razze. Per ulteriori informazioni sui test genetici si possono consultare i seguenti siti: www.optigen.com
Terapia
Sfortunatamente non esiste nessuna terapia per curare, prevenire o rallentare la PRA. Gli animali colpiti dovrebbero essere identificati il prima possibile ed escluderli dalla riproduzione. La PRA non è una condizione dolorosa. Vedi link “animale cieco”.