Uveiti

Che cos’è?

Con il termine di uveite si intende un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzato da un’infiammazione acuta, ricorrente o cronica del tratto uveale ed è una delle principali cause di cecità nei piccoli animali. Il tratto uveale è rappresentato da tre strutture intermedie dell’occhio che sono: l’iride, nella zona anteriore, i corpi ciliari, nella zona intermedia, producono l’umore acqueo, e la  coroide, nella zona posteriore, che fornisce nutrimento alla retina. A causa della sua ricca vascolarizzazione, il tratto uveale è il target naturale di patologie che hanno origine in altre parti del corpo.  Quando l’infiammazione colpisce tratti specifici dell’uvea, la patologia viene ulteriormente classificata come irite, se colpisce l’iride, ciclite, se colpisce i corpi ciliari o iridociclite più comunementee, coroidite se colpisce la coroide. Se tutte le strutture sono interessate la definiamo panuveite.

Cause

Le uveiti sono associate a diverse patologie. Possiamo classificare le cause in:  1) esogene: correlate a traumi o ulcere corneali (uveite riflessa neurogenica). 2) endogene: correlate a malattie sistemiche incluse malattie infettive, metaboliche, tossiche, immunomediate, vascolari e neoplastiche. Tra le uveiti immunomediate si annoverano le uveiti lente indotte (LIU, lens-induced uveitis), causate da una risposta infiammatoria dell’uvea alle proteine della lente che si liberano nella camera anteriore. Queste uveiti si dividono in due forme: 1) Uveite facoclastica: risposta infiammatoria nei confronti delle proteine della lente dopo rottura della capsula lenticolare spontanea o traumatica. Il glaucoma è una comune sequela di questa uveite. 2) Uveite facolitica: risposta infiammatoria contro una graduale dispersione di proteine della lente attraverso la capsula intatta nel corso di una cataratta ipermatura. I barboncini sono frequentemente colpita da questa patologia. Sfortunatamente la maggior parte delle cause (più del 75%) di uveite non viene mai identificata per cui vengono definite uveiti idiopatiche o immunomediate, molto comuni nei cani. Le cause infettive sono meno comuni.

Segni clinici

Dolore, blefarospasmo, fotofobia, miosi, protrusione della III palpebra, rossore e lacrimazione. 

Diagnosi

L’uveiti vengono diagnosticate sulla base dei segni clinici, attraverso un’accurata visita specialistica e l’uso della biomicroscopia con lampada a fessura e la misurazione della pressione intraoculare. Test ematici sono raccomandati per identificare eventuali cause sistemiche. L’opacità dei mezzi diottrici può a volte rendere difficile la valutazione oculare per cui in questi casi è opportuna eseguire una ecografia oculare. Comunque, a dispetto dei vari mezzi diagnostici, spesso le uveiti rimangono di cause sconosciute.

Trattamento

Il principale obiettivo della terapia è di controllare l’infiammazione e il dolore. Corticosteroidi, anti-infiammatori non steroidei e midriatici-cicloplegici sono i farmaci di scelta. I corticosteroidi sono applicati localmente più volte al giorno se sono state escluse ulcere corneali. La somministrazione sistemica è spesso necessaria in caso di uveite grave ma assolutamente controindicata se si sospetta una sottostante malattia micotica.

Prognosi

Le uveiti spesso richiedono terapie mediche di lunga durata o per tutta la vita e continui controlli oculari ed ematici. Non sempre l’infiammazione, nonostante la terapia, si riesce a tenere sotto controllo, specialmente nei casi di uveiti idiopatiche o immunomediate. Complicazioni quali emorragie, glaucoma e distacco di retina possono subentrare ed essere causa di cecità. In tali casi è raccomandata l’enucleazione o la protesi intrasclerare. 

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